Enzo Correnti

Archetti Maestri al Capannori Underground Festival

– di Chiara Di Vito –   Archetti Maestri e Dome La Muerte protagonisti del terzo appuntamento del Capannori Underground Festival tenutosi lo scorso sabato 11 gennaio, eccezionalmente nella sala del Consiglio Comunale in Piazza Aldo Moro a Capannori.     Un evento di grande impatto per coloro che hanno avuto l’opportunità di parteciparvi e che conferma la grande forza attrattiva di un festival che in pochi anni è diventato un punto di incontro per artisti così diversi tra loro ma uniti dalla voglia di fare musica insieme. Il Capannori Underground Festival – grazie al prezioso lavoro del suo direttore artistico Gianmarco Caselli e di tutte le persone che collaborano al progetto – è riuscito a creare una comunità e quello spazio di libertà d’espressione di cui le nuove generazioni hanno sempre più bisogno.     Il terzo appuntamento, dicevamo, ha visto protagonista lo storico cantante degli Yo Yo Mundi Paolo Enrico Archetti Maestri – intervistato da Gianmarco Caselli, Chiara Venturini e Dome La Muerte, che al festival è ormai di casa essendo stato ospite di tutte le ultime edizioni. Ripercorrendo la storia degli Yo Yo Mundi, che proseguono tuttora la loro attività musicale con passione e tenacia, Archetti Maestri ha raccontato al numeroso pubblico presente moltissimi aneddoti con la vitalità di chi ha fatto della musica la propria esistenza. In chiusura, il cantante ha inoltre presentato Amorabilia, il suo primo lavoro da solista di cui ha eseguito alcuni brani. Archetti Maestri ha ricevuto il Premio Capannori Underground Festival per la diffusione della cultura Underground.     A seguire, il CRP Collettivo Rivoluzionario Protosonico ha accompagnato musicalmente la proiezione di Visioni Underground – la rassegna di fotografie degli attivisti del Festival – per l’occasione arricchita dalle opere dei ragazzi del Liceo Artistico “A. Passaglia” di Lucca. Opere, quelle dei ragazzi, esposte in una mostra allestita al Museo Athena di Capannori tra novembre e dicembre dello scorso anno, e che sono state protagoniste del secondo appuntamento di questa edizione del Capannori Underground Festival. Una serata ricca di sorprese quella dello scorso sabato, che è riuscita a mettere insieme diverse generazioni di artisti, uniti dalla voglia di esprimersi per costruire, insieme, uno spazio di ricerca espressiva libera dall’omologazione culturale e da pregiudizi di ogni forma.     Una voglia di collaborare, unire le forze, che si è sintetizzata nel finale quando, per accompagnare musicalmente la performance di Enzo Correnti – l’Uomo Carta, Archetti Maestri e Dome La Muerte hanno suonato insieme al CRP un brano dell’album di prossima uscita, la coinvolgente e tribale Baccante.   Il quarto e ultimo appuntamento di questa edizione del Capannori Underground Festival si terrà sabato 18 gennaio alle ore 17.15, sempre al Polo Culturale Artemisia di Capannori, e vedrà protagonisti Andy dei Bluvertigo. Ingresso libero su prenotazione fino ad esaurimento posti scrivendo una mail a associazionevaga@gmail.com.   Il Capannori Underground Festival – Lucca Underground Festival è organizzato da V.A.G.A. (Visioni Atipiche Giovani Artisti) con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e del Comune di Capannori in collaborazione con ARCI Lucca e Versilia, Museo Athena, Artemisia, Sistema Museale Territoriale della Provincia di Lucca, Anffas, Il Restauro, Effeottica Lucca e la media partnership di La Settima Base, Riserva Indie e Radio Sankara.  

Capannori Underground Festival 2024 Lucca Underground Festival 2024

Capannori Underground Festival 2024: ci siamo!

Al via Capannori Underground Festival 2024 con quattro eventi e tanti nomi di primo ordine della musica alternativa italiana.     Quest’anno gli appuntamenti saranno scaglionati in due mesi: due a novembre 2024 e due a gennaio 2025. Oltre agli ospiti torneranno anche quest’anno il noto conduttore radiofonico di Radio Capital, Master Mixo, e Dome La Muerte nella veste ci co-conduttori; a loro si aggiunge anche Antonio Aiazzi, storico tastierista dei Litfiba, già ospite del Festival edizione 2023. Si inizia  il 10 novembre con Finaz, Nuto e Don Bachi della Bandabardò che presenteranno il libro sulla storia della band, “Se mi rilasso collasso” con la co-conduzione di Aiazzi. Si prosegue il 30 novembre con una mostra dei ragazzi del Liceo Artistico “A. Passaglia” di Lucca introdotta da una performance di CRP Collettivo Rivoluzionario Protosonico, costola musicale del Festival. Si riprende l’11 gennaio 2025 con Paolo Archetti Maestri degli Yo Yo Mundi e la co-conduzione di Dome La Muerte . La serata sarà inoltre arricchita dalla consueta proeizione fotografica di Visioni Underground accompaganta dalla performance di CRP Collettivo Rivoluzionario Protosonico e Enzo Correnti, l’Uomo Carta. Si chiude il 18 gennaio con Andy dei Bluvertigo e la co-conduzione di Master Mixo. Tutti gli eventi saranno condotti da Gianmarco Caselli, direttore artistico del Festival; la locandina è realizzata come sempre negli ultimi anni, da Enrica Giannasi. Tutti gli appuntamenti si tengono ad Artemisia alle 17.15 con l’eccezione di quello del 30 novembre che si terrà ad Athena. L’ingresso è libero su prenotazione fino ad asaurimento posti scrivendo una mail a associazionevaga@gmail.com. Il Capannori Underground Festival è organizzato da V.A.G.A. (Visioni Atipiche Giovani Artisti) con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e del Comune di Capannori in collaborazione con ARCI LUCCA E VERSILIA, Museo Athena, Artemisia, Sistema Museale Territoriale della Provincia di Lucca, Anffas, Il Restauro, Effeottica Lucca e la mediapartenrship di La Settima Base, Riserva Indie e Radio Sankara.

Spazio G43: la galleria alternativa di Prato, festeggia i suoi quattro anni con CRP Collettivo Rivoluzionario Protosonico

Lo SPAZIO G43, la più piccola galleria alternativa di Prato compie quattro anni e ha voluto festeggiarli sabato 3 febbraio con la musica dal vivo del gruppo industrial punk CRP Collettivo Rivoluzionario Protosonico che per la prima volta si è esibito con la nuova formazione.   Lo Spazio G43 è una galleria alternativa con una particolarità: nata durante il periodo pandemico, è piccolissima, misura solo 210 x 180 cm. La G43 è stata concepita da Enzo Correnti – noto artisticamente come Uomo Carta – in un disimpegno del proprio appartamento, ed è diventata in poco tempo un punto di riferimento per gli artisti alternativi.   Enzo Correnti è un artista performer, poeta visivo, mail artista, collagista, ideatore e curatore di “Esserci senza esserci” e molto altro ancora, e ha partecipato alle due ultime edizioni del Lucca Capannori Underground Festival.   Tornando allo Spazio G43, in questo “disimpegno” collocato tra le camere e il bagno, ci sono 5 porte e un frigo in disuso che diventano parte attiva della mini-galleria.   Può sembrare incredibile viste le sue piccole dimensioni, ma la galleria in questi anni è stata molto attiva: «Nei quattro anni di vita dello Spazio G43 − spiega Correnti − sono state ospitate quattro mostre personali, quattro collettive, letture di poesie, danza butoh, video-art, video performance, performance, ascolto di musica da vinili rari e musica dal vivo. Con questa mostra raccontiamo quattro anni di intenso lavoro di partecipazione, di sperimentazione, di incontri avvenuti allo Spazio G43: _guroga, artista venezuelana, ha realizzato tutte le locandine degli eventi esposte».   L’esibizione del CRP Collettivo Rivoluzionario Protosonico con la nuova formazione   Sorprese anche da parte dell’ospite d’onore, il gruppo industrial punk  di Capannori, CRP Collettivo Rivoluzionario Protosonico che ha aperto il live con un brano inedito e che si è esibito per la prima volta con la nuova formazione. Lo scorso dicembre, infatti, Chiara Venturini è stata annunciata sui social del CRP come nuova componente del gruppo: «Non vedevo l’ora di esibirmi come membro effettivo dei CRP, e averlo fatto per la prima volta in un contesto così particolare è stato ancor più siginficativo». «Lo Spazio G43 è una piccola grande realtà − affermano i CRP − capace di attrarre e coinvolgere numerosi artisti della scena culturale alternativa. Sono situazioni che ti aspetteresti di trovare a Berlino, e non in città italiane».     Spazio G43 polo di attrazione di artisti alternativi       Presenti al festeggiamento dei quattro anni della G43 numerosi artisti della scena culturale alternativa: Murat Onol che ha curato l’allestimento, Ina Ripari, Mattia Crisci e Lauraballa che operano a Prato, Ubaldo Molesti dell’area fiorentina e Maya Lopez Muro molto attiva nel mondo della mail art, Claudio Balducci fondatore e caporedattore di SCHEDA Metropolitana di Prato e infine l’esperto d’arte Contemporanea Piero Cantini che è stato anche l’allestitore delle mostre al Centro Pecci di Prato per una ventina di anni. Ha partecipato anche l’assessore alla cultura del Comune di Prato, Simone Mangani.